La salita dello Stelvio partendo da Bormio è una delle imprese ciclistiche più ardue e celebri. L'itinerario misura 21 km con un dislivello superiore ai 1500 metri, culminando ai 2758 m della Cima Coppi. Il percorso si snoda lungo 40 tornanti numerati attraverso gli spettacolari paesaggi del Parco Nazionale dello Stelvio, incrociando gli sguardi di marmotte e stambecchi. È una vera prova di resistenza e un traguardo prestigioso per qualsiasi ciclista.

Il percorso si sviluppa per 25 km da Bormio fino ai 2.618 metri della cima, con un dislivello totale di 1400 metri. Si parte con pendenze moderate, per poi farsi più arduo dopo Santa Caterina. La carreggiata, stretta e a tratti esposta, attraversa scenari strepitosi tra boschi, pascoli e rocce, mostrando vedute sulla Valle dei Forni e il suo ghiacciaio. Giunti al passo, il panorama sui laghi alpini e la presenza della statua della Madonna delle Vette premiano lo sforzo. In vetta, il Rifugio Bonetta costituisce un punto di riferimento per una sosta.

La salita al Passo del Mortirolo dal versante di Grosio, è un'ascesa di difficoltà elevata che mette a dura prova la resistenza fisica e mentale. In circa 12,5 km di salita si sale un dislivello di quasi 1200 metri, passando dai 716 ai 1.856 m slm. La pendenza media è superiore al 10%, con tratti che vanno oltre il 18%, qualificando questa salita come un vero e proprio "muro". Gran parte del percorso è immerso nel bosco, ma la strada si snoda anche attraverso prati e caratteristiche baite d'alpeggio.

La pedalata regala panorami notevoli, pura espressione del paesaggio alpino. L'ascesa di media difficoltà parte da Fiordalpe/Turripiano a 1.312 metri e si snoda per 9,1 km su asfalto fino ai 1.946 metri di quota. Dopo un avvio dolce, la pendenza costante favorisce un ritmo quasi meditativo. Giunti al culmine, il passaggio tra le storiche Torri di Fraele schiude la vista all'improvviso sullo spettacolare bacino dei sottostanti laghi di Cancano.

La salita a Bormio 2000 prende avvio dal centro paese e si sviluppa per 9 km, superando un dislivello di 700 metri. La strada, completamente asfaltata, ha pendenze costanti e regolari, disegnando ampi tornanti che attraversano il bosco. L'arrivo è fissato a quota 2000 metri, presso la nota stazione sciistica. Dalla cima, il panorama concede una vista notevole sulla vallata. L'ascesa è resa celebre dall'impresa dalla maglia rosa Damiano Cunego, vincitore di tappa al Giro d'Italia 2004, edizione da lui conquistata. È un tracciato ideale per allenamenti di qualità, per testare la forma fisica o come valida sfida per i cicloamatori. In vetta sono disponibili diversi punti di ristoro.

La salita a Fumero parte da Le Prese nei pressi di Sondalo e si sviluppa per circa 6 km con un dislivello di 500 metri. Il percorso, su strada asfaltata, presenta una pendenza costante e a tratti impegnativa, attraversando il paese di Frontale e boschi suggestivi lungo la strada. L'arrivo è a Fumero, a 1.486 metri di quota, un luogo tranquillo con un panorama suggestivo sull'Alta Valle. Ideale per l'allenamento, questa ascesa è classificata come facile e consigliata da maggio a ottobre.

L'ascesa verso il borgo di Monte parte da Scleva, dopo Cepina. Il percorso attraversa boschi fitti, una caratteristica che lo rende ideale durante le giornate più calde. Con 490 m di dislivello e una pendenza media del 9.1%, la salita presenta tratti ripidi e impegnativi. È un itinerario poco frequentato ma molto gratificante. Raggiunta la quota di 1612 metri, lo sforzo è ripagato da una vista spettacolare sulla conca di Bormio e sulle vette circostanti.

Dal bivio di Santa Lucia, vicino a Bormio, parte una salita che è un tuffo nella natura e nella storia. La strada, con asfalto perfetto e pendenza costante, si snoda tra i boschi con tornanti regolari, regalando magnifici scorci sulla valle. L'arrivo è ai piedi dell'imponente forte di Oga, baluardo della Grande Guerra, da cui si apre una vista panoramica a 360 gradi. È un'ascesa appagante, ideale per testare la gamba in un contesto alpino.

La Strada dei Forni, con partenza da Santa Caterina Valfurva, si sviluppa verso la valle omonima. Il percorso è noto ai ciclisti per il suo carattere panoramico e impegnativo, con pendenze che rappresentano una notevole sfida fisica. Il tracciato si snoda in un contesto alpino, caratterizzato da vedute sui ghiacciai e sulle cime circostanti.

La salita al Passo della Forcola rappresenta un collegamento suggestivo tra Livigno e la Svizzera, lungo la cosiddetta "Via dei Ghiacciai". Popolare tra i ciclisti nei mesi estivi, la pedalata ha dislivelli ridotti per via della notevole altitudine di partenza. Varcata la frontiera, una breve discesa porta in territorio svizzero, con la possibilità di continuare verso il Passo Bernina. Raggiungendo i 2.314 metri, questo percorso su asfalto è accessibile e consigliato da giugno a settembre.